Il Partito Democratico è riuscito a riportare in Commissione tecnica della VIA la discussione sul biodigestore di Isola del Cantone. L’obiettivo è ottenere il parere degli uffici sui costi e i benefici ambientali, documento che manca nella delibera regionale che ha dato parere positivo all’opera. Nel corso di un blitiz durante le vacanze di Natale (il 30 dicembre scorso) la Giunta Toti, con in testa l’assessore Giampedrone, ha dato l’ok al contestato biodigestore di Isola del Cantone, nonostante il parere negativo unanime del Consiglio regionale. La maggioranza, sulla questione, è spaccata in due: da una parte c’è la Lega Nord (Viale, Rixi e Senarega) che contesta l’opera, dall’altra Forza Italia (Giampedrone, Muzio e Lauro) che è a favore. Per far passare la posizione pro biodigestore il centrodestra si nasconde dietro pareri tecnici incompleti (mancano il parere paesaggistico e la già citata analisi costi/benefici). La Città Metropolitana, che è sempre stata contraria a quest’opera, ha bisogno, per potersi esprimere, delle delibere di Giunta complete. Ma dalla Regione non arrivano segnali. Toti sta cercando di far digerire il biodigestore alla Lega. Ma confidiamo che il parere paesaggistico sia contrario. D’altra parte tutti sostengono che il sito scelto per quest’impianto sia sbagliato e pericoloso: cittadini, amministrazioni comunali di vari colori politici e diverse regioni (sia liguri sia piemontesi) e la stessa Città Metropolitana di Genova sono da sempre contrari. Solo Toti e una parte della sua maggioranza vogliono il biodigestore. Come Pd faremo di tutto per impedire la realizzazione dell’opera in quel sito.
Il consigliere regionale del Pd Pippo Rossetti.