Prot10-42
SEDE
Mozione
Sulla posa della fibra ottica e sulla qualificazione delle imprese esecutrici.
Preso atto:
che i sempre più frequenti interventi sulle strade per i lavori di posa della fibra possono creare potenziali e diffusi rischi per la pubblica incolumità di automobilisti, ciclomotoristi e pedoni a causa dei pessimi ripristini provvisori della pavimentazione ;
Considerato:
che l’esecuzione delle opere viene eseguita con aziende individuate attraverso gare effettuate al massimo ribasso con evidenti ricadute sia sulla qualità dei materiali di riempimento degli scavi, sia sulla tempistica e le modalità di intervento, con conseguenti disagi e criticità per i cittadini;
Considerato inoltre:
che le attuali aziende esecutrici pare non applichino il contratto collettivo nazionale dell’edilizia, nonostante che la tipologia d’intervento sia prevalentemente di natura edilizia, utilizzando imprese di altri settori, TLC, Metalmeccanico e addirittura del settore agricolo, con evidenti conseguenze sulle condizioni contrattuali e la sicurezza dei lavoratori;
Ritenuto che:
nei cantieri dovrebbe essere applicato il solo contratto dell’edilizia, poiché l’utilizzo di altre tipologie di contratti produce effetti negativi sia sulla qualità del lavoro, delle imprese e del prodotto, sia sulla sicurezza dei cantieri a salvaguardia dei lavoratori;
Valutato che:
le attività sin qui svolte da “Open Fiber” e dalle altre società coinvolte, Tim e Fastweb, hanno creato non pochi disagi nell’esecuzione della posa della fibra ottica, e che i lavoratori operano in condizioni di lavoro disagiate;
SI IMPEGNA ILPRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
– ad attivare un confronto con il Governo, per verificare la possibilità di poter positivamente affrontare il tema di una proposta di legge che si faccia carico di definire i perimetri contrattuali in opere di siffatta natura, che preveda l’applicazione del contratto dell’edilizia, che nei cantieri, relativamente alla tipologia di interventi svolgano operazioni non riconducibili ad altri settori;
F.to: Sergio Rossetti, Luca Garibaldi, Giovanni Lunardon, Valter Giuseppe Ferrando, Giovanni Barbagallo