Qual’è la logica di un provvedimento dannoso per i cittadini?
A seguito di un provvedimento della Giunta Toti il 1° febbraio sarà sospeso il servizio Cup (Centro Unico Prenotazioni) presso gli ambulatori di Medicina Generale. I cittadini potranno prenotare gli esami diagnostici solo rivolgendosi alle Asl e non più, quindi, direttamente dall’ufficio del medico di base, che attualmente può collegarsi on line e verificare i tempi di attesa, comunicando subito al paziente giorno e ora dell’appuntamento in cui sottoporsi all’accertamento specialistico. Un sistema efficiente per evitare code, uso di mezzi privati e pubblici, surplus burocratici ed esposizioni alle intemperie da parte di cittadini evidentemente già vittime di un più o meno grave disturbo. La conseguenza sarà non solo l’allungamento dei tempi di diagnostica e cura, ma anche un’inutile distanza tra paziente e medico di base, l’unico in grado di valutare l’incidenza dei tempi di attesa nei singoli casi. Infine i medici, eliminato il servizio, potrebbero ridurre l’orario di lavoro e l’eventuale numero del personale dedicato. Chiediamo a Toti e all’assessore Viale quale logica stia dietro un provvedimento dannoso per i cittadini e chiediamo altresì la sospensione del provvedimento che cancella il finanziamento del servizio