La Corta di Giustizia dell’Unione europea ha chiarito che i servizi di ambulanza di non urgenza possono essere affidati anche senza bando di gara, se a prenderli in carico sono organizzazioni senza scopo di lucro, come sono appunto le Pubbliche Assistenze e la Croce Rossa. Lo dice – come ricorda Anpas – una sentenza del 21 marzo scorso, secondo la quale sono esclusi dall’applicazione della Direttiva 2014/24/UE – che prevedrebbe un bando di gara per il trasporto in ambulanza – non soltanto i servizi di emergenza e urgenza, ma anche il trasporto in ambulanza qualificato, a condizione che sia effettivamente assicurato da personale debitamente formato in materia di pronto soccorso, che riguardi un paziente per il quale esiste un rischio di peggioramento dello stato di salute durante il trasporto stesso e che, appunto, sia affidato “a organizzazioni senza scopo di lucro”, che hanno l’obiettivo “di svolgere funzioni sociali, prive di finalità commerciali, e che reinvestono eventuali utili al fine di raggiungere l’obiettivo dell’organizzazione”.
Questa sentenza dimostra che la consultazione preliminare di mercato propedeutica alla gara per l’affidamento dei servizi di trasporto interno di pazienti e materiale biologico per conto delle Asl locali e ospedaliere della Regione Liguria avviata da Alisa nelle scorse settimane va nella direzione sbagliata. L’assessore Viale blocchi questo primo passo verso la gara, riapra il tavolo con Anpas e riprenda il percorso concertativo interrotto: la sentenza della Corte di Giustizia Ue è chiarissima. Ma forse l’assessore preferisce giocare su più tavoli: dire pubblicamente che l’interlocuzione con le Pubbliche assistenze è aperta, ma nel frattempo dare il via libera a Locatelli e ai dirigenti regionali per l’avvio delle azioni propedeutiche alla gara. Toti e Viale la smettano con le bugie, perché ciò che fa Alisa smentisce le loro rassicurazione. Se non sono d’accordo con la gara lo dicano e fermino quella procedura.