E’ stata approvata all’unanimità la mozione presentata dal consigliere regionale del Pd Pippo Rossetti (primo firmatario) e dal presidente del Consiglio reginale Bruzzone per il riconoscimento dell’epopea del popolo tabarchino come patrimonio immateriale dell’umanità. Il documento, che ha trovato anche il sostegno dell’assessore Cavo, impegna la Giunta a fare propria tale richiesta presso l’Unesco. “La storia del popolo tabarchino prende avvio da Pegli nel 1541 – spiega Rossetti – quando un manipolo di pescatori di corallo della zona capitanato dalla nobile famiglia Lomellini salpò alla volta dell’isola di Tabarca, sulle coste della Tunisia, per colonizzarla e trovare nuove occasioni per la pesca al corallo”. La colonizzazione dell’isola avvenne grazie ai buoni auspici di Andrea Doria, che, spiega ancora Rossetti “era stato nominato dal Re di Spagna Carlo V, Grand Ammiraglio del Regno di Spagna”. Una vicenda, sottolinea il consigliere regionale del Pd, che rappresenta un unicum nel Mediterraneo, perché le isole di Tabarca – San Pietro, Sant’Antonio e Nueva Tabarca – sono rimaste legate alla storia di una comunità, il cui nucleo originario parte dall’attuale delegazione di Pegli nella prima metà del XVI secolo e cresce nel corso degli anni. “In cinque secoli – spiega Rossetti – la comunità tabarchina  ha forgiato una propria identità particolare, legata a una specificità linguistica e culturale. E oggi questa storia continua a trasmettersi fra Tunisi, Carloforte, Calasetta, Nueva Tabarca e appunto Pegli da dove tutto è partito. Una vicenda complessa e ricca di valore storico – conclude il consigliere regionale del Pd – che ancora oggi vede la comunità tabarchina legatissima a quella di Pegli, grazie a un rapporto stretto, duraturo e privilegiato. Tutto questo merita di avere un riconoscimento importante come quello dell’Unesco. Proprio per tale ragione sono felice che il Consiglio regionale abbia approvato all’unanimità questa mozione”.