Il Gruppo consiliare del Pd ligure ha depositato un’interrogazione con risposta immediata – primo firmatario Pippo Rossetti – per sollecitare la Giunta regionale a mettere in atto azioni concrete e soluzioni. Nello specifico proprio Rossetti dichiara: “Dopo aver ascoltato le parole dell’assessore Mai vorremmo sapere adesso quali azioni intenda intraprendere la Giunta Toti per garantire l’acquisto del latte da parte di imprenditori e quali soluzioni ipotizzi per incentivare l’intera filiera, compreso il biologico, visto che i problemi per il comparto non sono certo risolti”. Anche perché, come ricordano i consiglieri del Partito Democratico, se “grazie allo sforzo di Regione, Città Metropolitana, Comuni e associazioni di categoria e all’attenzione che ha coinvolto tantissimi consumatori la situazione è stata momentaneamente tamponata, ora bisogna pensare al futuro”. Per stare in piedi, infatti, ricordano i consiglieri regionali del Pd, la produzione locale di latte (pari a 60 quintali al giorno) ”non deve scendere sotto la quota di vendita dei 40 centesimi al litro (Lactalis garantiva 32 centesimi al litro più 9 centesimi per oneri di raccolta). Quindi – spiegano gli esponenti del Partito Democratico – va bene favorire il consumo di latte fresco locale e rafforzare la rete di distribuzione automatica e diretta guardando anche se ci sono spazi nella grande distribuzione. Ma servono anche altri interventi per garantire una prospettiva più ampia”. Secondo il Gruppo Pd in Regione “bisogna puntare sul latte trasformato (yogurt e gelati per esempio) e sul biologico. Nel primo caso – precisano gli esponenti del Partito Democratico – servono accordi con i produttori. Nel secondo occorrono un forte cambio di prospettiva e potenti investimenti, come per esempio quelli messi a disposizione del Piano di sviluppo rurale europeo. Oggi però il bando per gli investimenti e l’ammodernanento delle colture e degli allevamenti e fermo da tre mesi. Tanto che si potrebbe già partire sbloccando queste prime risorse. In ogni caso – concludono i consiglieri Pd – per dare una prospettiva agli allevatori genovesi servono un forte ruolo di regia e di accompagnamento della Regione e risorse fresche e in quantità da riversare nel comparto”.