“Quando una persona, uno stato, una nazione intera pensa di essere superiore e di prevaricare gli altri in virtù di questa supposta superiorità, non lavora per il bene di tutti, ma lavora per la distruzione”: è questo il messaggio lanciato oggi dal vicepresidente del Consiglio regionale Sergio Rossetti agli studenti riuniti nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, a Genova, per assistere alla cerimonia ufficiale dedicata al Giorno della Memoria.
Cittadini – “Nei campi di sterminio ebrei, dissidenti politici, omosessuali e disabili sono stati uccisi, torturati e privati della propria identità – ha aggiunto Rossetti – in quanto considerati “diversi” e senza diritto di cittadinanza. Ora noi, in questa occasione, dobbiamo decidere se vogliamo impegnarci e riconoscere l’altro come persona con i nostri stessi diritti, se vogliamo prendere coscienza dell’importanza della cultura della differenza, diventandone i testimoni”.
Deportazione – Il vicepresidente, che ha partecipato alla manifestazione in rappresentanza della Regione Liguria, ha letto alcuni tratti del giuramento di Mauthausen che impegna tutti i popoli al rispetto reciproco e alla collaborazione nella costruzione di un mondo nuovo, libero, giusto per tutti: “Siate degni custodi di questa eredità – ha concluso – che poggia sull’insopprimibile fiducia nell’umanità, che tenne viva la speranza dei deportati ed esorta ogni uomo in ogni tempo a scegliere sempre l’amicizia, la solidarietà e la pace”.