Un fondo annuale per mettere in moto iniziative di contrasto alla criminalità organizzata e ristrutturare gli immobili sequestrati alla mafia, in moda da metterli a disposizione dei cittadini. È questo uno dei punti cardine della proposta di legge del Gruppo del Partito Democratico in Regione Liguria, che va a modificare la norma già esistente in materia – legge regionale 5 marzo 2012, n. 7 (Iniziative regionali per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità) – ma che ha trovato la netta opposizione del centrodestra.
La maggioranza, infatti, ha tentato di depotenziare la norma – che verrà discussa domani in Consiglio regionale – chiedendo lo stralcio degli articoli riguardanti il fondo annuale: l’obiettivo, spiegano i consiglieri regionali del Gruppo Pd, è rinviare un dibattito che, invece, va affrontato al più presto. “Siamo disponibili a ragionare sulle cifre da stanziare – chiariscono gli esponenti del Partito Democratico – ma non si può certo fare una legge a costo zero, come vorrebbe il centrodestra. Gli immobili sequestrati, tanto per fare un esempio, necessitano di interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza per essere fruibili dalla cittadinanza. Un fondo annuale serve a dare concretezza alle buone pratiche elencate all’interno della norma”.
Scendendo nel dettaglio della proposta di legge del Gruppo del Partito Democratico, con i primi tre articoli si riorganizza l’assetto iniziale della norma vigente, introducendo la suddivisione dell’attività di prevenzione in primaria, secondaria e terziaria per contrastare i fenomeni di criminalità organizzata, incentivando così i percorsi di formazione ed educazione alla legalità.
Inoltre questa modifica prevede l’introduzione di iniziative di formazione, per diffondere la cultura dell’etica pubblica tra il personale regionale e tra quello degli enti del sistema regionale in materia di contratti, per la predisposizione di clausole ad hoc nei bandi e nei capitolati. Un nodo centrale che consente di evitare che servizi e interventi importanti vengano affidati ad aziende in “odore di mafia”.
Nella legge sono previsti inoltre interventi di prevenzione e contrasto della criminalità in materia di tutela della salute e dell’ambiente e uno degli obiettivi principali è l’implementazione di misure per la legalità e la trasparenza.
Sul tema dell’educazione alla legalità e al contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa, dei fenomeni dell’usura e dell’estorsione e del sostegno alle vittime di reati, con questa legge la Regione promuove e stipula convenzioni con le organizzazioni del Terzo Settore e, in particolare, con le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale che operano in questo campo, anche grazie all’istituzione, all’interno del registro regionale del volontariato e dell’associazionismo, di un’apposita sezione riservata alle stesse associazioni a cui richiede precisi requisiti.
Infine, grazie a questa modifica, si introduce anche l’istituzione di un codice di autoregolamentazione da parte di tutti i gruppi consiliari, che faccia riferimento alle migliori pratiche in materia di legalità, trasparenza e prevenzione e contrasto alla corruzione, affinché venga nominato, all’interno di ciascun gruppo, un apposito responsabile.
La norma, come detto, propone anche un fondo che va a coprire annualmente tutte le iniziative.