CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
PROPOSTA DI LEGGE
DI INZIATIVA DEI CONSIGLIERI
Giovanni Lunardon Raffaella Paita Luca Garibaldi Giovanni Barbagallo Luigi De Vincenzi Valter Ferrando Juri Michelucci Sergio Rossetti
“Norme regionali per l’innovazione e la valorizzazione delle edicole”
Relazione alla Proposta di Legge recante
“Norme regionali per l’innovazione e la valorizzazione delle edicole”
In Italia a partire dal 2001 hanno cessato l’attività 13.000 edicole, quasi un terzo del totale. Ad oggi i circa 30.000 punti vendita di quotidiani e periodici esistenti sono minacciati da una contrazione continua e apparentemente inarrestabile che cancella attività con una media del 2 per cento l’anno.
Il settore sta attraversando una crisi pesantissima iniziata circa 15 anni fa, determinata da più fattori, fra cui il rapporto con gli editori e i distributori, la tendenza al risparmio delle famiglie e soprattutto l’affermarsi del digitale da cui sempre più passa l’informazione con un conseguente crollo della vendita di copie cartacee, ridotte in poco più di un decennio del 50 per cento.
Nel 2000 si vendevano circa di 6 milioni di quotidiani cartacei scesi nel gennaio 2014 a 3 milioni e 300 mila. Le copie cartacee dei settimanali sono passate da poco più di 15 milioni nel 2001 a 9 milioni nel 2013 mentre quelle dei i mensili si sono ridotte da 15 milioni a 6,9 milioni.
A partire da gennaio 2013 la societa ADS (Società di rilevazione dei dati diffusionali degli editori) ha iniziato a censire anche le copie digitali dei quotidiani. Rispetto al primo dato risalente al 2013 poco al di sopra delle 200.000 copie, oggi il volume di copie vendute è più che raddoppiato con valori che a giugno 2014 si attestano intono alle 500.000 copie giornaliere.
Per il 40 per cento della rete di vendita (bar, supermercati, tabaccai o librerie) il quotidiano non rappresenta l’articolo principale, pertanto la sopravvivenza sul mercato non dipende dalla riduzione delle vendite, ma per il 60 percento della rete cioè per le edicole esclusive, da cui passa circa il 65 per cento della vendita, il crollo del cartaceo si traduce in una perdita economica insostenibile a cui non si è riusciti a porre un freno neanche con la Legge 27/’12 che ha riconosciuto alle edicole la possibilità di vendere quasi tutti i tipi di merceologia.
A subire in modo più forte la crisi del settore sono soprattutto i chioschi, fortemente caratterizzati dal loro prodotto di riferimento e in cui difficilmente l’edicolante, anche per ragioni di spazio, può abbinare al prodotto principale altre alternative, trovandosi così in una situazione di precaria sostenibilità economica. Secondo i dati elaborati dalle associazioni di categoria, a fronte di orari di lavoro molto pesanti, due terzi delle edicole guadagnano al netto meno di mille euro al mese.
E’ del tutto evidente che per sopravvivere alla situazione di difficoltà in cui versa l’intero settore della carta stampata occorre ripensare e innovare i prodotti e i servizi offerti a partire dal settore della rete di vendita che esprime al momento maggiori sofferenze.
E’ per contribuire alla realizzazione di questo obiettivo che, anche in attesa della approvazione dei decreti legislativi che attueranno la nuova legge sull’editoria 198/16, si pone la presente proposta di legge.
La PDL intende valorizzare il ruolo e la funzione delle edicole tradizionali per garantire servizi e attività diverse dalla semplice distribuzione di giornali e riviste e allo stesso tempo innovare altri servizi come ad esempio quelli definiti di logistica dell’ultimo miglio, primo fra tutti il servizio postale, che potrebbero a loro volta migliorarsi utilizzando punti di prossimità diffusi sul territorio e aperti con orari più flessibili.
Recuperare il ruolo delle edicole quali punti di aggregazione e prossimità sul territorio e sviluppare nuovi e originali servizi a vantaggio dei cittadini può contribuire inoltre ad avvicinare potenziali lettori all’edicola per usufruire dei servizi offerti e invogliarli ad acquistare prodotti editoriali.
L’articolo 1 della PDL riconosce alle edicole tradizionali un importante ruolo per il presidio del territorio e valorizza il rapporto di prossimità che esse intrattengono con i consumatori e la capillarità con cui sono distribuite nelle strade. Con il comma 2 la Regione si impegna a promuovere e sostenere l’innovazione dei prodotti e dei servizi offerti dalle edicole nonché lo sviluppo di servizi aggiuntivi e qualificati. Il comma 3 prevede l’impegno della Regione per realizzare servizi innovativi capaci di colmare deficit strutturali ed organizzative di altre reti distributive o servizi con particolare riferimento ai settori dell’informazione turistica e della logistica definita dell’ultimo miglio.
L’articolo 2 definisce gli interventi finanziabili che devono essere finalizzati al miglioramento, alla riqualificazione e all’innovazione dei servizi offerti dalle edicole e rappresentati da opere inerenti la struttura del punto vendita, inclusi gli arredi ovvero da dotazioni informatiche, attrezzature, strumentazioni e/o da macchinari.
L’articolo 3 individua nelle rivendite a titolo esclusivo o in loro aggregazioni i beneficiari della presente proposta.
L’articolo 4 prevede la concessione di contributi a fondo perduto nella misura del 60 per cento della spesa ammissibile sostenuta dalle edicole per la realizzazione di progetti e attribuisce alla Giunta regionale il compito di definire con apposito regolamento le modalità di accesso ai contributi privilegiando nelle graduatorie la realizzazione di servizi innovativi dedicati alla logistica dell’ultimo miglio.
L’articolo 5 rappresenta la norma finanziaria che prevede uno stanziamento di 300.000 euro.