ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

Prot 10-37

Gruppo Consiliare Partito Democratico

Genova 24 settembre 2015 

Al Signor Presidente dell’Assemblea Legislativa Regione Liguria

SEDE

MOZIONE

Oggetto: Implementazione e messa a regime pratiche di autocontrollo

L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

PREMESSO:

  • –  Che secondo quanto disposto dall’art. 26bis denominato “Controlli in campo ambientale” della Legge Regionale 4 agosto 2006, n. 20 e ss. mm. e ii., Regione Liguria definisce i programmi dei controllo in campo ambientale ispirandosi, tra gli altri, a principi di collaborazione con i soggetti controllati al fine di prevenire rischi e situazioni di irregolarità;
  • –  Che il comma 2 del’art. 8 della Legge Regionale 30/2007 e ss. mm. e ii. denominato “Interventi per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro” afferma che “La Regione promuove e sostiene iniziative di prevenzione dei rischi e di miglioramento delle condizioni di lavoro in particolare provvede a: a) la realizzazione di iniziative rivolte principalmente alle piccole e micro imprese e ai settori produttivi più a rischio; c) l’individuazione e la diffusione di buone pratiche trasferibili sul territorio regionale;” e al comma 2, lett. e) la promozione di “codici di condotta etici, buone prassi” per orientare le aziende al rispetto della normativa e al miglioramento degli standard in tema di salute e sicurezza;
  • –  Che altresì la lettera f) del comma 1 dell’art. 15 della legge regionale 8 giugno 2011, n. 13 (Norme sulla qualità della regolazione e sulla semplificazione amministrativa) contempla, tra le finalità perseguite, il “favorire la rilevazione e la diffusione delle buone pratiche”;
  • –  Che la legge regionale sopra citata, inoltre, prevede espressamente all’articolo 18 “Criteri per le attività di vigilanza e controllo in ambito regionale”, al comma 1, lettere b) e c), per “il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione e di spinta al cambiamento delle attività di vigilanza e controllo” l’adozione di direttive e iniziative volte a: “b) coinvolgere le

associazioni di categoria in progetti che favoriscano sistemi di autovalutazione, autocontrollo e autocorrezione da parte dei destinatari; c) favorire l’esclusione dal campo dei controlli o la semplificazione delle relative procedure per le imprese dotate di sistemi di gestione ambientale certificati”;

RILEVATO che da tempo i destinatari finali dei controlli (siano essi imprese, privati cittadini ma anche le stesse pubbliche amministrazioni) denunciano, direttamente o attraverso le associazioni di categoria, un sistema di vigilanza ancora troppo burocratizzato ed improntato, in un’ottica repressiva e punitiva, a un tipo di verifiche meramente formali;

TENUTO CONTO, nondimeno, che le imprese lamentano una elevata frequenza delle visite dei controlli dovuta, soprattutto, ad una commistione, e talvolta mancanza di coordinamento, tra gli enti preposti all’attività di vigilanza;

RILEVATO che la citata mancanza di coordinamento può generare fenomeni di “accanimento” sugli stessi soggetti controllati da parte degli enti controllori con conseguente disparità sia sulla frequenza dei controlli sia sulla difformità di pareri e interpretazioni delle normative;

RILEVATO altresì che tali adempimenti qui contemplati necessitano nella maggior parte dei casi di una formazione altamente specialistica che risulta, soprattutto per le piccole e micro imprese, difficilmente gestibile nonché generatrice di costi e oneri spesso troppo gravosi;

RILEVATO che l’impossibilità per le micro e piccole imprese di ottemperare gli adempimenti richiesti si traduce spesso in errori od omissioni, sanzionati giuridicamente;

CONSIDERATO che tutto ciò comporta un costo elevato anche a carico dei soggetti preposti al controllo per l’effettuazione dei medesimi a fronte di una quantificazione dei controlli statisticamente inefficace;

RICHIAMATO il progetto che Confartigianato Liguria, anche alla luce delle problematiche sopra esposte, aveva presentato e realizzato molto positivamente tra il 2012 ed il 2013 in merito all’adozione in via sperimentale di pratiche di autocontrollo in materia ambientale con la collaborazione di ARPAL ed il sostegno della Regione Liguria;

CONSIDERATO che attraverso il progetto è stato possibile introdurre il meccanismo dell’ autocontrollo preventivo da parte delle micro e piccole imprese finalizzato al miglioramento aziendale e al rispetto della normativa di settore;

EVIDENZIATO che tale sperimentazione ha riguardato il solo settore delle carrozzerie, ritenuto tra quelli con attività ad alto impatto ambientale sia per le elevate emissioni atmosferiche prodotte sia per il consistente numero di imprese presenti nella regione;

VALUTATI molto positivamente i risultati di tale progetto sperimentale che ha consentito alle 255 carrozzerie aderenti – quasi la metà di quelle attive sul territorio ligure – di conformarsi alla normativa vigente;

RITENUTO, alla luce dei risultati sopra esposti, di poter definire tale progetto una cosiddetta “buona pratica” così come tale termine viene definito e richiamato nelle premesse della presente mozione;

CONSIDERATO utile sviluppare un sistema di governo della prevenzione in modo sinergico e coordinato al fine di rendere parte attiva le imprese nell’ottica di un effettivo miglioramento dell’intero “sistema azienda” e pertanto non soltanto nel settore ambientale;

CONSIDERATO di fondamentale importanza far nascere nelle imprese liguri la cultura di uno spontaneo adeguamento alle normative in termini di autocontrollo, certificato dalla PA medesima, con il conseguente risultato dell’abbassamento del numero di infrazioni e della diffusione del valore, tra gli altri, della sicurezza del lavoro e dell’ambiente;

RITENUTO pertanto necessario e fondamentale sviluppare l’esperienza di Confartigianato Liguria, estendendo la metodologia applicata ad altri settori altresì interessati sia al rispetto delle norme in campo ambientale (emissioni in atmosfera, scarichi idrici, gestione dei rifiuti, impatto acustico, ecc.) sia in altri campi tra cui, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, quello della sicurezza sul lavoro;

EVIDENZIATO, infine, come le finalità di tale buona pratica sono molteplici tra cui: risparmiare sui costi, aumentare il numero dei controlli e aumentarne anche l’efficacia, sostenere le imprese nel miglioramento dei processi e dei prodotti e

informarle/responsabilizzarle nel rispetto della normativa dello specifico settore interessato.

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

1. a portare a regime, in collaborazione con Confartigianato Liguria, il progetto di autocontrollo precedentemente sperimentato nel comparto delle carrozzerie estendendolo ad altri settori e ad altri ambiti di controllo, nonché a prevedere eventuali forme di incentivo per le imprese e azioni di accompagnamento anche nella nuova programmazione comunitaria FESR e FSE;

2. a sviluppare, pertanto, un’intesa con Confartigianato Liguria al fine di definire, in collaborazione con ARPAL e con gli altri Enti preposti ai controlli, linee guida semplificate e chiare per ogni settore permettendo così in modo graduale anche alle imprese di attuare in autonomia e senza costi aggiuntivi la propria conformità alla/e normativa/e di riferimento.

F.to Sergio Rossetti, Raffaella Paita, Giovanni Lunardon, Luca Garibaldi, Valter Giuseppe Ferrando, Giovanni Barbagallo, Juri Michelucci, Luigi De Vincenzi

pdf-MOZ pratiche autocontrollo