CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
Gruppo Consiliare Partito Democratico

PROPOSTA DI LEGGE
DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI

Raffaella Paita

Luca Garibaldi Giovanni Barbagallo Luigi De Vincenzi Valter Ferrando Giovanni Lunardon Juri Michelucci Sergio Rossetti

“Modifica alla legge regionale 3 novembre 2009, n. 48 (promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo) – Sostegno all’impegno civile degli anziani”

RELAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE RECANTE

“Modifica alla legge regionale 3 novembre 2009 n. 48 (promozione e valorizzazione dell’ invecchiamento attivo) – Sostegno all’impegno civile degli anziani”

La presente proposta di legge intende contribuire ad estendere e rafforzare l’impegno volontario degli anziani in particolare in campo sociale ricreativo e culturale. Questo obiettivo è tanto più significativo in Liguria nella quale il tasso di incidenza della popolazione anziana al di sopra dei 65 anni di età è il più elevato d’Italia.

Già con la legge regionale 3 novembre 2009, n. 48, la Regione Liguria si era dotata di norme di notevole rilevanza per promuovere e valorizzare l’invecchiamento attivo. All’interno della legge regionale citata, una previsione di intervento specifica ha riguardato l’impegno civile degli anziani “in ruoli di cittadinanza attiva, responsabile e solidale”, da realizzare attraverso progetti condivisi fra enti locali ed enti del terzo settore.

Sulla base della positiva esperienza che è già maturata con l’entrata in vigore della legge regionale 48/2009 e della necessità di precisare ed ampliare i confini dell’impegno civile degli anziani, la proposta di legge in oggetto individua in particolare alcuni aspetti essenziali.

In primo luogo (art. 1) si tratta di rendere più organica ed efficace l’azione regionale per quanto riguarda le politiche rivolte all’invecchiamento attivo e al sostegno degli anziani fragili, attraverso uno specifico progetto unitario all’interno del programma sociale integrato regionale previsto dalla legge regionale 12/2006 (Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari).

In questo modo la costruzione di misure non episodiche ma interconnesse nella programmazione del sociale consente agli enti locali e alle organizzazione e enti del volontariato che si occupano della realizzazione dei progetti di operare in un quadro di riferimento certo anche dal punto di vista degli impegni finanziari complessivi.

Un secondo aspetto (art. 2) contiene una sottolineatura significativa: la Regione, nell’ambito delle politiche a favore dell’invecchiamento attivo, sostiene e valorizza le reti territoriali di associazioni culturali e ricreative che hanno quale obiettivo l’apprendimento permanente per tutte le età.

Una terza questione (art. 3) riguarda la definizione più puntuale delle attività che sostanziano i progetti di impegno civile degli anziani. La specificazione dei settori fa emergere il contributo rilevante che gli anziani, attraverso la loro opera volontaria, possono dare nel mantenere o incrementare livelli di solidarietà e welfare. Sostegno agli anziani in condizione di fragilità attraverso interventi di bassa soglia, organizzazione, gestione di eventi culturali e ricreativi rivolti agli anziani, trasmissione di saperi ed esperienze di lavoro presso centri di formazione accreditati, attività di gestione, vigilanza e custodia presso istituzioni culturali (es: biblioteche e musei) si accompagnano ad attività maggiormente consolidate quali l’ausilio alla vigilanza presso le scuole o in aree verdi pubbliche.

Una novità introdotta nella proposta di legge riguarda le modalità con le quali sono realizzati i progetti relativi all’impegno civile degli anziani. Accanto alla convenzione sottoscritta fra enti locali e organizzazione del volontariato, si prevede che i progetti possano trovare attuazione attraverso i patti di sussidiarietà, strumento operativo individuato dalla legge regionale 42/2012 (Testo unico delle norme del Terzo Settore).

Infine la proposta di legge affronta un’ultima questione, che è stata oggetto anche recentemente di dibattito in sede nazionale. L’intento che anima i presentatori della proposta è quello di determinare una maggiore puntualità e un quadro giuridico di riferimento certo per quanto riguarda i rimborsi spese erogati ai volontari che partecipano ai progetti. Il richiamo esplicito è rappresentato dai principi fissati dalla legge 266/91 (Legge quadro sul volontariato) e per le spese non documentabili dai limiti fissati dal comma 5 dell’articolo 21 del DPR 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi). In questo modo si consente ad organizzazioni e volontari di operare con maggiori certezze e senza ambiguità interpretative.

Raffaella Paita

Luca Garibaldi

Giovanni Barbagallo

Luigi De Vincenzi

Valter Ferrando

Giovanni Lunardon

Juri Michelucci

Sergio Rossetti

 

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