Avevo sostenuto come Assessore con delega ai Parchi con una delibera nel 2015 la riapertura del Museo Minerario di Gambatesa in Val Graveglia. Viste le attualità problematicità ho depositato questa mozione che spero venga discussa in Consiglio la prossima settimana. ma la Giunta Regionale attuale a fronte del percorso fatto, ha in programma di arrivare al finanziamento completo che permetta la sostenibilità anche economica del sito?

                                                                                     MOZIONE
Oggetto: Museo minerario di Gambatesa

Premesso che:
Il Museo minerario di Gambatesa, comune di Ne, in Val Graveglia è un eccezionale sito di archelogia industriale e sito turistico tra i più visitati del genovesato, subito dopo l’acquario del porto Antico fino a che non era stato chiuso per via della scadenza della concessione mineraria. Nel febbraio 2015 la Regione Liguria ha approvato un documento di indirizzi tecnici e amministrativi all’Ente parco dell’Aveto per chiedere l’autorizzazione alla riapertura della Miniera di Gambatesa che era rimasta chiusa per anni. L’atto della Regione Liguria, attraverso una nuova e diversa classificazione, risolveva e semplificava le procedure per la riapertura

Considerato che:
A febbraio 2016 la Regione ha approvato il progetto del Parco dell’Aveto per riaprire, in qualità di sito turistico-museale (e non più a scopo estrattivo) la struttura. Sono stati impegnati 270 mila euro comprensivi di stesura del progetto, messa in sicurezza e ripristino delle vie di uscita, impianto elettrico, strumentazione per la verifica continua della stabilità del sottosuolo e ripristino del trenino.
Tenuto conto che:
Il fondo che il Parco ha messo a disposizione (il progetto era stato approvato in consiglio il 4 dicembre 2015, festa di Santa Barbara, patrona dei minatori) è stato accumulato nel corso degli anni attraverso i fondi regionali ecotassa.

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
A garantire e facilitare tutte le procedure autorizzative necessarie per l’apertura del sito al pubblico;

A dare copertura finanziaria ad ogni altra opera che dovesse rendersi necessaria ai fini della sua fruizione;

A sostenere con un congruo contributo regionale annuale dedicato a favore dell’Ente Parco dell’Aveto i costi legati alla gestione, che richiede la costante presenza di un addetto/custode responsabile della manutenzione, delle verifiche sulla sicurezza e delle attività di visita e collaterali (foresteria, centro visitatori, ecc.), oltre al personale proprio messo a disposizione dall’Ente Parco per guidare le visite;

A promuovere in ogni modo attraverso i propri canali locali, nazionali ed internazionali (web, Agenzia in Liguria, pubblicazioni varie) la presenza e la fruibilità della struttura