Quali azioni intende intraprendere la Giunta Toti per contrastare seriamente la dispersione scolastica, grazie all’utilizzo del Fondo Sociale Europeo? È questa la domanda che pongo nell’interrogazione appena depositata sul tema dei giovani che abbandonano gli studi, a fronte di una situazione di stallo che si protrae da quando il centrodestra guida la Regione. Gli ultimi bandi in materia sono stati emanati nel 2013 e si sono conclusi nella primavera del 2015. Da quel momento non è stato più fatto nulla, nonostante i dati ci dicano che la dispersione scolastica, in Liguria, sia un realtà e che va combattuta ogni giorno. Gli ultimi dati in materia sono stati resi noti nel maggio dell’anno scorso, grazie a un’indagine dell’Ufficio scolastico regionale. In Liguria la dispersione scolastica al quinto anno di superiori è del 28% e la nostra è la regione del Nordovest in cui si registra una maggiore percentuale di abbandono degli studi. Un quadro decisamente preoccupante, che va contrastato con strumenti e finanziamenti adeguati. Stiamo parlando del futuro del nostro territorio. Non possiamo lasciare indietro i ragazzi e le ragazze in difficoltà. Ricordo gli interventi messi in campo dell’amministrazione regionale precedente, come il Piano Giovani del 2012, che aveva tra i propri obiettivi prevenire la dispersione scolastica e sostenere il successo formativo, favorire l’inclusione sociale e lavorativa dei giovani svantaggiati, migliorare l’occupabilità, promuovere lo sviluppo delle competenze e dell’innovazione, accrescere la qualità dell’occupazione, favorire la mobilità delle conoscenze e dei percorsi professionali, stimolare un rapporto virtuoso tra generazioni, garantire a tutti l’accesso alle informazioni e alle opportunità.
La Regione Liguria il 30 aprile 2013 pubblicò un bando per l’individuazione dei soggetti attuatori di azioni innovative di rete che sperimentino nuove forme di presa in carico di giovani a rischio di esclusione sociale e abbandono scolastico. In quel caso il finanziamento complessivo del Fondo Sociale Europeo fu di circa 1,8 milioni di euro e alla chiusura del bando arrivarono 64 proposte formative. Il Comitato di Sorveglianza 2015, continua l’esponente del Pd, ha inoltre evidenziato, che le risorse mobilitate dalla giunta Burlando sul POR FSE Liguria 2014-2020 contro la dispersione scolastica ammontavano a oltre 14 milioni di euro, mentre, per la sola provincia di Genova, il Piano Giovani dell’ente regionale ha finanziato 5 progetti che hanno visto un numero totale di accessi pari a 423 giovani di cui 292 presi in carico. Insomma una serie massiccia di interventi che ormai appartengono al passato, visto che la nuova amministrazione regionale non ha ancora dato alcun segnale nei confronti della lotta alla dispersione scolastica. La Regione riprenda quel filo che si è interrotto con l’ultimo bando di 4 anni fa.