Questa mattina lunedì 24 luglio abbiamo partecipato alla manifestazione dei lavoratori di Ericsson agli Erzelli. Consideriamo inaccettabile che la società, con un’e-mail inviata venerdì sera, abbia comunicato il licenziamento di 40 lavoratori, su un complesso di circa 60 esuberi. Contestiamo il metodo brutale, ma anche il merito di una procedura fatta di esuberi e di licenziamenti che colpisce una realtà produttiva di eccellenza oggetto di un accordo di programma firmato da tutte le istituzioni locali, che puntava alla crescita di Ericsson e non certo al suo progressivo ridimensionamento. Crediamo che, soprattutto in questa fase, sia assolutamente indispensabile mantenere e rafforzare, a prescindere da ogni partito di appartenenza, l’unità delle forze politiche, istituzionali e sociali della città e della regione a fianco dei lavoratori di Ericsson. Chiediamo al Governo di attivarsi per fermare i licenziamenti e promuovere un incontro con l’azienda, i sindacati, le istituzioni locali per discutere il piano industriale di Ericsson, rinegoziare i termini delle procedura e ridurre l’impatto sociale di misure che colpiscono un territorio e una regione già duramente provati dalla crisi economica e occupazionale di questi anni. Non chiediamo misure assistenzialistiche, ma di scommettere su un polo come quello di Genova che intende fare dell’intelligenza, dell’innovazione e dell’alta tecnologia un punto di forza dell’economia ligure e nazionale. Ericsson è parte integrante e fondamentale di questo disegno. Chiediamo inoltre alla Regione di fare la sua parte e di convocare un tavolo locale con il Comune, la Città Metropolitana, Confindustria e i sindacati per avviare una ricognizione sulle alternative possibili per i lavoratori colpiti dal provvedimento di licenziamento. Confidiamo che la Regione, che domani riunisce il proprio Consiglio regionale, sappia esprimere queste determinazioni in modo unitario, per difendere e rilanciare l’azienda.

 Gruppo Pd in Regione Liguria