Effetti destabilizzanti sull’intero sistema e un’impostazione profondamente sbagliata, che avrà pesanti ripercussioni sulle famiglie, soprattutto dal punto di vista economico, senza peraltro risolvere la piaga delle lunghe liste d’attesa. Il ddl della Giunta ligure intitolato “Norme in materia di autorizzazione e di accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali pubbliche e private” e’ un documento che modifica i termini esistenti in materia di accreditamento sanitario, senza tener conto delle richieste di sindacati e lavoratori e penalizzando fortemente i malati psichiatrici e i disabili che superano i 65 anni. Arrivati a quell’età, infatti, i malati devono fare i conti con il cosiddetto ‘miracolo Toti’, visto che senza alcuna valutazione multidisciplinare si vedranno ridurre l’assistenza (con decurtazione delle tariffe del 30 e del 40%), come se fossero improvvisamente guariti. Un provvedimento illegittimo sotto il profilo del sistema sanitario nazionale, che produrrà un aumento dei costi a carico delle famiglie”. La Giunta non investe un euro nel settore del sociale, provando anzi a discriminare il privato a discapito del pubblico, nonostante il ruolo fondamentale svolto nel campo dell’assistenza dalle piccole imprese del territorio. Inoltre non ci è arrivata alcuna risposta sulle infinite file d’attesa. Per i malati di Alzheimer si parla persino di 5 anni. Ma di questo tema centrale la Giunta non parla. Insomma una legge sbagliata, senza sodi e figlia dello scarso confronto con i soggetti interessati.