CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
ORDINE DEL GIORNO
Oggetto: revisione normativa nazionale in materia di estrazione degli idrocarburi
Il Consiglio regionale Assemblea Legislativa della Liguria
Premesso che
L’Unione Europea, in documenti ufficiali e in dichiarazioni autorevoli, ha recentemente evidenziato le necessità pressanti e diversificate che si pongono a livello comunitario per elevare l’efficienza energetica dei sistemi produttivi, promuovere l’impiego delle energie rinnovabili, ridurre le dipendenze dalle altre aree del mondo e garantire certezza energetica per il nostro continente, sostenere la ricerca scientifica e industriale in questo settore strategico.
L’affermazione della Green Economy quale nuovo modello di sviluppo qualificato, intelligente e sostenibile dell’occupazione è legato all’adozione di decisioni, col contributo degli enti locali, che permettano il superamento di alcuni nodi ed incertezze piuttosto che l’affermarsi di nuove conflittualità istituzionali.
Deve partire da questi indirizzi il rilancio di una strategia nazionale che abbia come fini primari il rispetto degli obiettivi del 20-20-20, il miglioramento della sicurezza e indipendenza energetica e un contributo serio alla ripresa di una crescita sostenibile dell’economia italiana, da troppi anni in recessione o stagnazione.
Il raggiungimento degli obiettivi del 20-20-20 è un passaggio intermedio importante per rideterminare i fabbisogni energetici al 2030 e la Conferenza di Parigi del prossimo dicembre sarà l’occasione giusta nella quale individuare le modalità per attuarli.
La moratoria sul nucleare è un punto fermo per l’Italia, l’uso del carbone deve essere vincolato alla “Roadmap di decarbonizzazione” europea e, con riferimento alla metodologia del “fracking shale gas”, la regione ribadisce la propria contrarietà a tale modalità estrattiva. Nel contempo, si sottolinea come la crescita dello sfruttamento delle energie rinnovabili- con il conseguente aumento di occupazione che questa genererebbe- non possa che procedere di pari passo con il risparmio energetico derivante dal graduale abbandono delle fonti fossili più inquinanti.
Considerato che
È un fatto importante che siano stati stabilizzati dal governo nazionale gli incentivi per le ristrutturazioni, riqualificazioni edilizie e interventi di efficientamento energetico, anche per dare continuità ai positivi effetti sull’economia, le imprese e l’occupazione in un momento economico di grande difficoltà – nel merito alcuni recenti studi hanno calcolato che gli incentivi fiscali hanno contribuito a mobilitare 28,4 miliardi di euro di investimenti nel solo 2014 – ma vanno sciolti, nei tempi più rapidi possibili, alcuni nodi e occorre compiere alcune scelte urgenti, fra cui:
- Semplificare ulteriormente le procedure per gli interventi di efficientamento energetico sul piano edilizio e sul piano del rimborso fiscale, attivare inoltre le nuove misure recentemente approvate per l’efficienza energetica e per il cosiddetto Conto Termico.
- Studiare un sistema di detrazioni fiscali che sia più strettamente collegato ai risultati energetici effettivamente raggiunti.
- Varare tempestivamente i decreti attuativi a completamento del Decreto Ministeriale del 5 dicembre 2013 per lo sviluppo programmato degli impianti per la produzione e la distribuzione di biometano, unificando ed uniformando a livello nazionale e regionale la procedura autorizzativa di suddetti impianti.
- Porre attenzione anche al tema delle biomasse da filiera italiana.
- Prevedere una deroga rispetto ai vincoli del Patto di Stabilità Regioni e EELL, per favorire investimenti volti alla riqualificazione degli edifici pubblici e in particolare per il risparmio energetico, l’uso di energie rinnovabili sui tetti, la sicurezza degli edifici e l’adeguamento alle normative antisismiche.Gli idrocarburi , in particolare il gas naturale, rappresentano ancora oggi una fonte di approvvigionamento essenziale, importante in una fase di transizione ma con l’obiettivo di tendere ad un utilizzo crescente in prospettiva di fonti di energia rinnovabili. Per questo è importante:
- Concordare in Conferenza Stato-Regioni un sistema di monitoraggio trasparente, omogeneo e diffuso, predisposto e garantito da un Ente Scientifico autonomo, capace di fornire dati certi e accessibili per la piena tutela delle coste adriatiche e dell’intero territorio rispetto alle attività di estrazione di idrocarburi in mare.
- Individuare un sistema di monitoraggio completo ed efficace su tutte le aree soggette ad estrazione e sulle aree limitrofe che possono risentire degli effetti indotti, Tale rete di monitoraggio dovrà esser dotata di sistemi di rilevamento accessibili e garantire la massima trasparenza e leggibilità dei risultati specie sui temi della subsidenza e dell’erosione.
- Prevedere che una parte consistente dei vantaggi nazionali legati alla estrazione di gas naturale abbia una ricaduta sui territori interessati.Evidenziato che
L’Italia ha normative tra le più stringenti in Europa e possiede competenze di alto livello nel campo dei monitoraggi, che dovranno essere implementati con la massima attenzione nei confronti degli effetti di tali attività sulla subsidenza e sui fenomeni di erosione delle aree costiere e delle aree naturali,
Tutto ciò premesso e considerato
Invita la Giunta
A istituire un tavolo con gli EELL, le forze economiche, sociali, ambientaliste e, in generale, con i portatori di interessi collettivi, per determinare le indispensabili condizioni per cui tutti i soggetti in campo possano operare efficacemente e con la massima attenzione nei confronti delle ricadute ambientali e degli obiettivi di valorizzazione del patrimonio ambientale. Ad approfondire questi orientamenti e, anche in ragione delle sue attuali competenze in campo energetico e del suo ruolo strategico, ad assumere iniziative coerenti sia sul livello regionale sia su quello nazionale nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni e nei rapporti con il Governo anche alla luce del Piano Energetico Nazionale e Regionale e delle sue fasi attuative.
A promuovere iniziative affinché il Governo nazionale adotti pienamente norme e protocolli internazionali in materia di strategia marina e gestione integrata delle zone costiere.
Alla luce degli obiettivi fissati a livello europeo a:
- – Migliorare ulteriormente i livelli di efficienza energetica attraverso investimenti pubblici e privati per ridurre i costi della bolletta energetica per cittadini e imprese.
- – Promuovere strategie, anche per il raggiungimento degli obiettivi europei al 2020 e al 2030 per le energie rinnovabili e per la riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera.
- – Puntare su un mix energetico efficiente e ad alta sostenibilità ambientale, basato in particolare su metano ed energie rinnovabili, con l’obiettivo di una graduale evoluzione del mix energetico prodotto dal nostro territorio, basato già oggi prevalentemente su gas naturale e energie rinnovabili, verso un peso sempre maggiore delle energie pulite in coerenza con gli obiettivi regionali, nazionali ed europei volti a contrastare il Climate Change
- – Promuovere un sistema di smart grid che favorisca l’integrazione ottimale delle diverse modalità di produzione energetica.
- – Favorire l’impiego di tutte le fonti energetiche nazionali, con la massima attenzione agli aspetti della tutela ambientale, agli accordi internazionali sulla tutela del mare e delle coste e della sicurezza.
- – Diversificare le aree e le modalità di approvvigionamento delle fonti energetiche a livello internazionale per assicurare massima sicurezza energetica e contenimento dei costi.Sostenere le attività di ricerca sulle energie del futuro e sulle tecnologie collegate al suo impiego efficiente e sostenibile e a tal proposito si auspica siano destinate a tal fine quote crescenti e certe del PIL.
In aderenza a quanto programmato col nuovo POR FESR 2014-2020, oltre che col PSR, ad attivare rapidamente tutte le azioni, bandi per le imprese e gli enti locali,
volte a migliorare l’efficienza energetica, l’impiego delle energie rinnovabili e delle agro energie.
A prevedere risorse adeguate per la ricerca in campo energetico a favore delle imprese
A fare appello agli Istituti di credito perché rafforzino l’impegno per erogare ai cittadini e imprese finanziamenti e prefinanziamenti a tasso agevolato per rendere possibili investimenti in campo energetico, così importanti per le nostre comunità.
Impegna la Giunta ed il suo Presidente
Valutando come l’articolo 38 dello Sblocca Italia presenti profili che ne rendono difficile l’interpretazione e la stessa attuazione, a proporre senza indugio al Governo, avvalendosi sedi istituzionali idonee, a partire dalla Conferenza Stato- Regioni, l’avvio di un percorso di revisione complessiva della normativa nazionale in materia di estrazione degli idrocarburi, che trovi la condivisione dei governi regionali e delle comunità territoriali e che sappia armonizzare il sistema nazionale, in linea con le direttive dell’economia blu e dello sviluppo sostenibile.
F.to Raffaella Paita, Juri Michelucci, Luigi De Vincenzi, Giovanni Lunardon, Luca Garibaldi, Giovanni Barbagallo, Sergio Rossetti, Valter Giuseppe Ferrando