Il tema della legalità continua a non essere una priorità per la destra. La nostra legge sulla lotta alla illegalità è stata svuotata: hanno raccolto solo alcune proposte, ma quando si è trattato di stanziare nuove risorse – come quelle necessarie a ristrutturare i beni confiscati alla mafia – si sono opposti. Al centro del contendere infatti c’è il finanziamento, chiesto dal Pd, per la legge in questione: uno strumento fondamentale per renderla attuale e realmente applicabile. Ma il centrodestra non ha voluto stanziare neppure una cifra simbolica da 350 mila euro, anche se poi ha contratto un mutuo da 24 milioni per comprarsi la sede di piazza De Ferrari. Come si fa a dire che non ci sono i soldi nel bilancio? Questa maggioranza preferisce perdersi in tante chiacchiere – Fratelli d’Italia si è persino schierato contro il codice di autoregolamentazione dei gruppi consiliari – e quando le si chiede di copiare la tanto amata Lombardia, che in materia di contrasto all’illegalità ha partorito una legge bipartisan molto importante, si tira indietro. Hanno recepito solo il minimo indispensabile (le iniziative con la commissione nazionale antimafia e con la nuova autorità per beni confiscati e il rafforzamento delle iniziative rivolte al mondo economico e ai settori dell’ambiente e della sanità) e bocciato soluzioni innovative, come il piano integrato delle azioni regionali. Non si può combattere la criminalità organizzata a costo zero. Ma non è la prima volta purtroppo che il centrodestra pretende di legiferare senza soldi (come dimostrano le norme sul piccolo commercio e sulla raccolta differenziata). Noi comunque non demordiamo e ricominceremo a chiedere un finanziamento per questa legge nella prima seduta di assestamento di bilancio.