Dopo tre anni di richieste (nostre, dei servizi sociali e delle famiglie) e promesse vane (da parte della Giunta regionale) l’assessore Viale, ieri in Consiglio regionale bocciando il mio ordine del giorno, ha messo definitivamente la parola fine a ogni spiraglio per l’apertura di una comunità terapeutiche per minori tossicodipendenti in Liguria. Una struttura del costo di appena 500 mila euro (una cifra alla portata della Regione, che per la sanità, ogni anno, spende oltre 3 miliardi), che però l’assessore non intende realizzare, nonostante le rassicurazioni degli ultimi mesi. Eppure il nostro territorio ha necessità di avere un Comunità come questa, visto che il fenomeno delle dipendenze colpisce sempre di più i ragazzi e le ragazze più giovani. Ricordo all’assessore che parliamo di minori e quindi di soggetti pedicolarmente fragili, la cui tutela è una precisa responsabilità delle istituzioni. Secondo la Relazione annuale al Parlamento 2017 sullo stato delle dipendenze in Italia, infatti, oltre un quarto degli studenti delle scuole superiori ha fatto uso di cannabis nel 2016. Sempre in quell’anno un terzo degli studenti ha riferito di aver utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso della propria vita. Le sostanze illegali più utilizzate tra i giovanissimi dopo la cannabis, sono la Spice (cannabis sintetica), la cocaina, gli stimolanti e gli allucinogeni. Sono circa 86.000 gli studenti che hanno utilizzato almeno una volta nella vita nuove sostanze psicoattive, pari al 3,5% di tutti gli studenti italiani tra i 15 e i 19 anni. Senza contare che è in continuo aumento il consumo di sostanze legali ma pericolose come l’alcool e gli psicofarmaci ed è in crescita anche il gioco d’azzardo tra chi ha meno di 18 anni. Una comunità dedicata ai minori tossicodipendenti è sempre di più una necessità sul nostro territorio. Attivare un intervento residenziale e semiresidenziale rivolto ai ragazzi tra i 16 e i 23 anni che hanno problemi di dipendenze è un passo avanti importante per tendere una mano a questi giovani e aiutarli nel modo più corretto a uscire dalla spirale perversa e pericolosa delle sostanza. Ed è questo che chiedeva il mio ordine del giorno bocciato dal centrodestra ieri in aula. Certo, abbiamo capito ormai che parlare di emarginazione e povertà con la Lega è un problema. Chi esprime un bisogno e può apparire “diverso” dà fastidio alla politica dei lustrini e dei tappeti rossi. Ma l’assessore Viale avrebbe potuto dirlo chiaramente fin dall’inizio che non aveva alcuna intenzione di realizzare questa struttura. Invece in questi ultimi tre anni ha promesso, in più occasioni, che anche la Liguria avrebbe avuto una comunità per minori tossicodipendenti. Troviamo incredibile che l’assessore abbia preso in giro famiglie e ragazzi che soffrono.
BOCCIATO ORDINE DEL GIORNO PD PER COMUINITA’ PER MINORI TOSSICODIPENDENTI
Scritto da: Amministrazione
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